La Croce di Agilulfo o di Adaloaldo,  Monza, Museo del Duomo.

In questa direzione si inscrive anche la forte pressione, svolta soprattutto da Teodolinda, che era in rapporti epistolari con lo stesso papa Gregorio Magno verso la conversione al cattolicesimo dei Longobardi, fino a quel momento ancora in gran parte pagani o ariani, e la ricomposizione dello Scisma tricapitolino. In appoggio allo sforzo di Teodolinda è importante ricordare l'azione dell'allora vescovo di Pavia Sant'Anastasio.

I Longobardi organizzarono le loro conquiste in ducati, ma la geografia amministrativa del territorio pavese in questo periodo non è nota. Nella successiva età carolingia il territorio è diviso in Comitati: nella provincia di Pavia sono istituiti quelli di Pavia, di Lomello (da cui si originò la Lomellina), a nord del Po.

 

 

L'assassinio di Alboino, re dei Longobardi di Charles Landseer (1856).

 

Autari morì in quello stesso 590 e a succedergli fu chiamato il duca di Torino, Agilulfo, che sposò a sua volta Teodolinda; a sceglierlo come nuovo marito e sovrano, secondo la leggenda, fu la stessa giovane vedova. L'influenza della regina sulla politica di Agilulfo fu notevole e le decisioni principali vengono attribuite a entrambi.

Il rafforzamento dei poteri regi avviato da Autari prima e Agilulfo poi segnò anche il passaggio a una nuova concezione territoriale basato sulla stabile divisione del regno in ducati. Ogni ducato era guidato da un duca, non più solo capo di una fara ma funzionario regio, depositario dei poteri pubblici e affiancato da funzionari minori (sculdasci e gastaldi). Con questa nuova organizzazione il Regno longobardo avviò la sua evoluzione da occupazione militare a Stato.

Teodolinda in una miniatura delle Cronache di Norimberga.

Il territorio a sud del fiume apparteneva nella parte occidentale alla contea di Tortona, nella parte centrale e orientale (ecclesiasticamente nella Diocesi di Piacenza), non è noto se fosse rimasta nel territorio piacentino come in epoca romana, la città era attraversata dalla "vitale" che adoperando le sue acque sviluppò la città facendo nascere molte attività artigianali.

Nella metà del VIII secolo, la vita di Pavia fu turbata dalla guerra tra i Franchi e i Longobardi, culminata con l’assedio di Pavia del 754, che durò dieci mesi. In tale periodo il Vescovo Pavese Teodoro fu esiliato e potè far ritorno nella sua città solo dopo l'arrivo a Pavia di Carlo Magno.

Intanto, nel 771, la morte del fratello Carlomanno lasciò mano libera a Carlo Magno che, ormai saldo sul trono, ripudiò la figlia di Desiderio.

L'anno successivo un nuovo papa, Adriano I, del partito avverso a Desiderio, pretese la consegna di alcuni territori promessi e mai ceduti da Desiderio e portandolo così a riprendere la guerra contro le città della Romagna.

Carlo Magno venne in aiuto del papa e tra il 773 e il 774 scese in Italia e conquistò la capitale del regno, Pavia. Il figlio di Desiderio, Adelchi, trovò rifugio presso i Bizantini; Desiderio e la moglie furono condotti in Francia e chiusi in un monastero.

Carlo si fece chiamare da allora "Gratia Dei rex Francorum et Langobardorum", realizzando un'unione personale dei due regni, mantenendo le Leges Langobardorum ma riorganizzando il regno sul modello franco, con conti al posto dei duchi.
 

La pagina seguente:   Basso Medioevo 1000 / 1492

 

 

 

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I Longobardi

La regina Teodolinda

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Storia

 

 

 

Alto Medioevo   476 / 1000                                                                           Tratto da:  Wikipedia - l'enciclopedia libera

L'alto medioevo è, per convenzione, quella parte del medioevo che va dalla caduta dell'Impero Romano d'Occidente, avvenuta nel 476, all'anno 1000 circa (o 1066). A seconda dell'impostazione storiografica, il primo secolo, o secolo e mezzo, di tale periodo, si può talvolta sovrapporre ai periodo precedente della tarda antichità, mentre l'ultimo secolo a quello successivo del basso medioevo (o, secondo altri storici, a quello del "pieno" medioevo).

ALTO MEDIOEVO

Nel 572 Pavia fu conquistata dai Longobardi, che ne fecero la loro capitale; e nello stesso anno Alboino cadde vittima di una congiura ordita a Verona dalla moglie Rosmunda e da alcuni guerrieri. (Leggende pavesi)

Più tardi nello stesso anno i duchi acclamarono re Clefi. Il nuovo sovrano estese i confini del regno, completando la conquista della Tuscia, e tentò di continuare coerentemente la politica di Alboino, eliminando l'antica aristocrazia latina per acquisirne terre e patrimoni.

Clefi fu ucciso, forse su istigazione dei Bizantini, nel 574; i duchi non nominarono un altro re e per un decennio regnarono da sovrani assoluti nei rispettivi ducati.

Nel 584 i duchi incoronarono re Autari e gli consegnarono metà dei loro beni. Autari riorganizzò i Longobardi e il loro insediamento in forma stabile in Italia e assunse il titolo di Flavio, con il quale intendeva proclamarsi anche protettore di tutti i romani.  Nel 590 sposò la principessa bavara Teodolinda, di sangue letingio.