La Beata Sibillina Biscossi, nata a Pavia nel 1287 e morta nel 1367, era orfana di padre e di madre.

Appena ebbe la forza di sfaccendare, venne messa a servizio.

Ma a 12 anni divenne cieca. Fu allora raccolta dalle Terziarie domenicane di Pavia.

Nei primi anni la bambina infelice pregò a lungo, con la speranza che san Domenico le concedesse il miracolo della vista.

Poi capì che la sua cecità poteva essere luce e orientamento per gli altri.

Accettò la privazione e si fece reclusa in una celletta attigua alla chiesa, dove restò dai 15 agli 80 anni, nella più severa penitenza, vestita d'estate e d'inverno col medesimo saio, mangiando scarsamente e dormendo sopra una tavola di legno, senza né pagliericcio né copertura.

Visitata da prelati e da potenti, da devoti e da dubbiosi, ella fu la Sibilla cristiana, che rispondeva a tutte le richieste di consiglio e di conforto.

Era l'occhio luminoso di tutta la città di Pavia, che riconosceva nella cieca veggente una maestra di spirito.

Il suo corpo è sepolto nella cattedrale di Pavia.

Papa Pio IX  il 17 agosto 1854 ne  ha confermato il culto.
 

Autore: Franco Mariani

 

 

 

 

Beata Sibillina Biscossi    Domenicana             

19 Marzo

Pavia, 1287 - Pavia, 1367 

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