Zona fra l'orto botanico e Porta Garibaldi

 

 

 

 

 

 

La probabile posizione

 

 

 


Chiese senza tracce in Pavia

SANT'APOLLINARE                                                          Tratto da: Pavia di L. Marabelli - 1997

Chiese di Pavia (senza tracce, entro le vecchie mura)

La Chiesa di S. Apollinare sarebbe sorta sulle vestigia di un tempio romano, a quel tempo la costruzione era di piccole dimensioni, quel tanto che bastava per delle riunioni di una ridotta folla di fedeli.

Poichè è certo che le prime chiese o oratori, dopo l'editto di Costantino del 313, potevano essere innalzate solo fuori le mura della Cinta Romana della città e solo all'esterno delle mura i Cristiani potevano eseguire le loro funzioni senza tema di persecuzione, è da ritenere che la suddetta chiesetta sorgesse appena fuori la cerchia delle mura romane.

La datazione della costruzione è del 360/390 a nome di S. Apollinare e la si potrebbe attribuire alla volontà del nostro primo Vescovo Siro.

La storia riporta che Apollinare e Siro furono inviati da Ermagora, Vescovo Supremo della Cristianità di allora, nella Cisalpina, in pratica l'allora nord Italia, a diffondere il Credo Cristiano.

Mentre Apollinare si fermò nella zona di Ravenna, Siro proseguì per Ticinum o Pavia.

Si potrebbe pure ritenere che le Chiese fossero due, la prima costruita nel 360/390 fuori la prima cerchia delle mura Romane, la seconda costruita attorno al 1000 fuori la seconda cerchia delle mura Longobarde.

Antica notizia riguardante S. Apollinare è quella dataci dal Parata, che scrive della sepoltura del nostro Vescovo Rinaldo " in claustro S. Apollinaris extra Urbem Papie ". Rinaldo morì nel 1056. (Robolini).

Verso l'anno 1000 alla Chiesa, venne annesso un Monastero, la località ove sorgevano era situata nella zona di Porta S. Giustina, allora in mezzo ai prati di fronte al baluardo della botanica.

Era Parrocchia, il suo Monastero era abitato dai Monaci Neri, cioè Benedettini; il complesso era circondato da molte abitazioni che costituivano uno dei sobborghi più popolosi della città.

Si dice,comunemente, che nel Monastero era fissata la dimora del Vescovo di Ravenna quando si trovava a Pavia per Sinodi e Diete. Vuole la tradizione che nella chiesa riposassero le reliquie del Santo Pastore di Ravenna S. Apollinare,tolte dai pavesi a quella città. Tuttavia l'anonimo Ticinese scrive che in S. Apollinare  si trovavano solo le reliquie di S. Bovo traslate da Voghera.

Documenti del 1370 riferiscono che essendosi ridotta quasi a nulla la comunità religiosa di S. Apollinare, l'Istituto fu eretto in Commenda. Dopo vari passaggi 1405, 1408, 1422, nel 1423 Papa Eugenio IV  soppresse l'Abbazia e donò le entrate per la fondazione del Collegio Castiglioni.

Con bolla dello stesso anno il Pontefice concedeva vari edifici di S. Apollinare ai Frati Predicatori. La chiesa e gli adiacenti edifici di S. Apollinare furono rasi al suolo,durante la battaglia di Pavia del 1525 e mai più risorsero.

Nel 1658 in seguito a scavi per il consolidamento del terreno eroso da parte di un ramo della Carona, furono ritrovate le vestigia della Chiesa, unitamente a molte ossa umane appartenenti probabilmente a combattenti deceduti e ivi sepolti dopo la battaglia di Pavia. Tali resti vennero raccolti e con esequie e appropriato rito funebre furono sepolte dietro le mura della Chiesa della Madonna degli Scalzi, l'attuale S. Teresa.

Al riguardo fu fatta l'ipotesi che, vista la moltitudine di ossa ritrovate, la loro iniziale sepoltura fosse avvenuta prima del 1525, probabilmente resti del cimitero annesso alla chiesa di S. Apollinare e quindi risalenti anche ai primissimi secoli del secondo millennio.
 

 

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ISTITUZIONI STORICHE ECCLESIASTICHE

La prima attestazione documentaria dell'abbazia benedettina di Sant'Apollinare di Pavia risale al 1056.

Il monastero risulta sottoposto all'autorità del vescovo di Pavia; dal 1370 il monastero viene dato in commenda. Nel 1423 il monastero di Sant'Apollinare viene soppresso e le rendite unite al collegio Castiglioni; i locali sono successivamente concessi ai frati domenicani osservanti che istituiscono il loro Convento.

Nel 1524 nell'ambito di operazioni militari il convento di Sant'Apollinare viene abbattuto e soppresso; le rendite vengono unite al convento di San Tommaso.

La parrocchia di s. Apollinare è citata nel 1250 nei documenti concernenti l'estimo pavese del secolo XIII; è menzionata tra le parrocchie di Porta Palacensis nelle Rationes decimarum del 1322-1323); compare nei rogiti del cancelliere episcopale Albertolo Griffi degli anni 1370-1420.La parrocchia di Sant'Apollinare furono soppressi nel 1423 da papa Eugenio IV.

Link risorsa:http://www.lombardiabeniculturali.it/

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La chiesa di S.Apollinare è elencata nell' "Anonimo Ticinese", Cap. V°  " Chiese coi loro Corpi Santi, ne' sobborghi di Pavia" di Opicino de Canistris  (88° ref.), aggiungendo la nota "nella quale giace il corpo di S. Bovone Confessore milite della Provenza cui liberò valorosamente coll'armi dai Saraceni; a Pavia fu trasferito da Voghera."

Dal Commentario dell'Anonimo Ticinese tradotto da P. Terenzio (1864).

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