LE ORIGINI 

Da  "La Provincia di Pavia - Comune per comune " 

Il territorio era appartenuto al monastero di San Salvatore di Pavia da cui pervenne, nel secolo XIII, ai Beccarla di Gropello che, nel 1259, avviarono sul luogo la costruzione di un castello intorno al quale si formò il borgo.

Sottoposto alla giurisdizione podestarile di Garlasco, nel 1396 fu assegnato a quella di Pavia.

Nel secolo XV la proprietà passò ad un ramo collaterale dei Visconti e successivamente, nel secolo XVII, pervenne ai Lonati-Visconti.

Dopo l’abolizione dei feudi nel 1797, Zerbolò entrò a far parte del Regno di Sardegna. Il territorio si ingrandì con l’aggregazione nel 1815 di alcuni antichi comuni:

Parasacco (Para Saccum), in precedenza feudo indipendente tra i cui proprietari figurano i Visconti di Parona, i Ponticelli e i Guasco;

Sedone, grande agglomerato rurale, già incluso nel feudo di Parasacco e in epoca contemporanea appartenuto ai Rizzoli;

Limido (antica Limide), cascinale in età napoleonica unito brevemente a Carbonara al Ticino;

Guasta e Marzo, grandi cascinali che nel secolo XVIII erano stati riuniti in un unico comune e

Campomaggiore che nel 1866 sarebbe stata ceduta al comune di Carbonara al Ticino.

 

 

 I PERSONAGGI 

Da  "La Provincia di Pavia - Comune per comune "

A Zerbolò nacque il patriota Pio Magenta (1771-1844).

 

 

 L'ARCHITETTURA 

Da  "La Provincia di Pavia - Comune per comune "

La parrocchiale di San Bartolomeo fu eretta nella prima metà del Settecento.

La chiesa di San Carlo a Sedone è databile alla prima metà del Seicento; la chiesetta di San Rocco e dell’Assunta, presso la cascina Guasta, è ritenuta Quattrocentesca.

La parrocchiale di Santa Maria Ausiliatrice a Parasacco, eretta nel secolo XVIII, ha subito negli ultimi decenni del Novecento parecchi restauri.

Una chiesetta intitolata alla Beata Vergine del Rosario e da parecchi anni chiusa al culto è annessa al cascinale Limido.

A Zerbolò sopravvivono, in parte adattati all’uso rurale, i resti del Castello Beccaria, ricostruito nel 1393.

Un Castello del XIV secolo, mutilato ma in ottime condizioni di conservazione, è osservabile a Parasacco.

Un massiccio edificio, parte di un castello fatto costruire dagli Eustachi nel XV secolo, sorge sull’angolo sud-est del cascinale Caselle.

Nel territorio della cascina Venara è stato istituito l’osservatorio faunistico Lanca Venara.