LE ORIGINI 

Da  "La Provincia di Pavia - Comune per comune " 

Il paese si formò probabilmente nel Basso Medioevo, come centro rurale, intorno ad una cascina di proprietà dei pavesi Botticella, denominata Cassina della Valle.

Incluso nella “campagna sottana” pavese, passò poi ai Salimbene; non risulta aver subito infeudazioni e già nel Rinascimento appare essere comune autonomo.

Il pieno sviluppo del comune si verificò nella seconda metà dell’Ottocento, allorché al territorio originario furono aggregati i soppressi comuni di Belvedere al Po e Motta San Damiano.

Belvedere era stato anch’esso piccolo centro rurale, documentato sin dal 1503 come proprietà dei Botticella e che dopo aver assorbito nel secolo XVIII i disciolti comunelli di Ca Scarpona, Moncucco e Cassina Oltrona e aver mutato il nome nel 1863 in Belvedere al Po, fu appunto aggregato a Valle Salimbene nel 1871.

Motta San Damiano, comune come gli altri di origine rurale, era nato nel secolo XVIII come unità amministrativa autonoma dall’unione dei soppressi comuni di Cassina della Motta e Cassina di San Damiano.

Era quest’ultimo l’abitato più antico del territorio: con il nome di Sancto Damiano è già citato nel XII secolo, mentre nel secolo XV è documentato come Cassina Sancti Damiani, appartenente all’ordine di Malta e senza aver mai subito infeudazioni.
 

 

 I PERSONAGGI 

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 L'ARCHITETTURA 

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La Parrocchiale di San Leonardo, nella località omonima, ritenuta di origini duecentesche fu ampliata e ristrutturata nel Cinquecento e successivamente nel Settecento.

A nord-ovest di Valle Salimbene è visibile il romanico oratorio di San Damiano che, di probabili origini medioevali, è annesso alla omonima cascina.

In direzione sud, sorge la cascina Valle ove è possibile osservare il quattrocentesco Castello dei Salimbene, rimaneggiato nel Seicento e di notevole impatto visivo.