LE ORIGINI 

Dal sito Wikipedia Comune di Travacò Siccomario

Il territorio dell'attuale comune di Travacò Siccomario faceva parte della piccola unità amministrativa del dominio pavese, detta appunto Siccomario, di cui costituiva la parte orientale, divisa dal resto dal canale Rotta, antico ramo del Po, che ne faceva una vasta isola. In tale territorio non c'erano nei secoli passati dei centri importanti, ma un gran numero di cascine e alcune chiese, formanti diversi piccoli comuni.

Nel XVII secolo essi erano:

Mezzano, che sorgeva assai più a sud dell' attuale frazione, in una zona dove oggi scorre il Po; era il paese più importante, da cui trasse nome un ramo dei Beccaria. Essi furono a lungo feudatari di tutta la zona.

Santa Maria della Strada, sede di un'antica chiesa, si trovava poco più a sud della cascina San Maiolo, sulla strada più antica che da Pavia, attraverso il porto del Tovo sul Po conduceva nell'Oltrepò Pavese; la zona fu anch'essa devastata dal Po verso il 1800.

Santa Maria Travacò, che corrisponde al nucleo del paese attuale, con la chiesa parrocchiale.

Cascina Lebba in Mezzano, che si trovava in corrispondenza del Mezzano attuale, ivi ricostruito dopo la distruzione del vecchio da parte del Po.

Cascina Lebba in Travacò, attuale cascina Mugetti, a nordovest del paese.

Valbona, ancor oggi cascina Valbona.

Predemasco, nella parte settentrionale del comune, verso Pavia.

Costa Caroliana, situato in una profonda ansa del Ticino; dopo che il corso del fiume si raddrizzò, la parte che era rimasta al di là di esso, nel 1902, fu ceduta a Valle Salimbene.

Questi piccoli comuni subirono una progressiva concentrazione: dopo il 1818 non restavano che i due comuni di Mezzano Siccomario (cui erano stati uniti Cascina Lebba in Mezzano e Valbona) e Santa Maria della Strada (cui erano stati uniti Santa Maria Travacò, Cascina Lebba in Travacò, Predemasco e Costa Caroliana), che però di tale centro non conservava che il nome, essendo stato distrutto dal Po: la sede comunale era a Travacò.

Tenendo conto di tale situazione, il comune assunse la denominazione di Travacò Siccomario nel 1863.

Nel 1872 anche il comune di Mezzano Siccomario (CC F180) fu soppresso e unito a Travacò.
 

 

 I PERSONAGGI 

Da:

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 L'ARCHITETTURA 

Dal sito Wikipedia Comune di Travacò Siccomario

Nel centro del paese è collocata la Chiesa parrocchiale dedicata alla Natività di Maria Vergine.

La costruzione è di origine duecentesca e appartiene artisticamente all'ultima fase del romanico pavese. L'edificio ha un impianto a croce latina, a navata unica con volta a crociera.

Di rilievo all'interno della chiesa è da segnalare un affresco attribuito alla scuola di Vincenzo Foppa (XV secolo) che raffigura la Madonna in trono attorniata da angeli.

Il primo riferimento alla funzione parrocchiale dell'edificio si ritrova in una lapide presente nell'edificio che riporta oltre alla data (1405) il ricordo delle famiglie pavesi dei Folperti e dei Mezzabarba che contribuirono a fondare la parrocchia.