LE ORIGINI 

Dal sito del Comune di Filighera  

Il nome deriva da "Villa Feliciaria" dal latino Felce, per il semplice fatto che la zona era anticamente coperto da boschi di varia essenza.

Filighera un piccolo borgo di fondazione romana, sorto intorno ad una villa di qualche nobile o signore romano; ipotesi avvalorata dal ritrovamento di materiale archeologico affiorato in più riprese nei dintorni dell'abitato.

Si pensa che Filighera possa essere contemporaneo di Villa Olona (attuale Corteolona), non lontano, cioè, dai punti di obbligatorio passaggio del Po e dell'Olona.

In epoca incerta fu sotto la giurisdizione del Monastero di Santa Cristina, che estendeva le sue proprietà fino alle terre piacentine. Nel 1475 Galeazzo Sforza infeudò il paese e i relativi agri agli Estensi di Ferrara.

Il Borgo rurale è caratterizzato dall'ambiente della cascina, appartenendo infatti a quella zona bassa della Lombardia occidentale dissaminata di grandi unità poderali, rispondenti alle esigenze di coltura della pianura irrigua.

Caratteristica saliente di questa zona sono le opere di irrigazione artificiale, la fitta rete di canali e di fossi già introdotta fin dalò sec. XII, migliorata nel tempo e ulteriormente perfezionata nel corso dell'800.
 

 

 I PERSONAGGI 

Dal sito Comune di Filighera 

Don Davide Albertario (1846-1902) giornalista, direttore dell'Osservatore Cattolico di Milano, che fu condannato a due anni di carcere per aver scritto la famosa frase "Il popolo vi domanda il pane e voi gli date il piombo", dopo la violenta repressione dei tumulti del 1898 a Milano.
 

 

 L'ARCHITETTURA 

Dal sito Comune di Filighera   

L' attuale centro conserva tracce di fortificazioni e una porta d'ingresso in stile settecentesco, che si incontra arrivando da Belgioioso.

L' Arco raccorda due potenti fortini in cotto di pianta circolare, di più antica fattura, forse corpi avanzati di un fortilizio distrutto durante le lotte medioevali.

La Chiesa dedicata ai SS. Giuseppe ed Ambrogio fu edificata nel sec. XVI a fianco di quella preesistente.

La facciata è rivolta a sud. All'interno è stata incorporata la cappella del cimitero, ora detta del Crocefisso ; al posto del trascorso edificio sacro è stato costruito l'oratorio.

Il campanile risale al 1718, come ricorda una piccola lapide in cotto conservata al suo interno.