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FIUME OLONA (inferiore)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   L'Olona a Genzone

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Dopo aver attraversato l’area milanese, parzialmente sotto il manto stradale, il fiume Olona passa al di sotto del Naviglio Grande, raccogliendone la portata in eccesso.

Incanalato, arriva fino all’area meridionale di Milano, passa sotto il Naviglio Pavese e seguendo l'antico alveo del fiume e ricevendo abbondanti acque da fontanili, rogge, fossi e canali, attraversa la Provincia di Pavia, fino a confluire nel Po, presso San Zenone al Po.

Si tratta del cosiddetto Olona Inferiore o meridionale.

 

I comuni pavesi bagnati dal fiume Olona sono, in ordine alfabetico, Belgioioso, Bornasco, Ceranova, Copiano, Corteolona, Costa de' Nobili, Cura Carpignano, Filighera, Genzone, Lardirago, Roncaro, Sant'Alessio con Vialone, San Zenone al Po, Siziano, Spessa, Torre de' Negri, Vidigulfo, Vistarino, Zeccone.

  L'Olona a Villanterio > 

 

Il fiume Olona ha sempre rappresentato, nella storia di questi luoghi, un punto di riferimento di straordinaria importanza naturalistica ed economica, costituendo un importante fattore di prosperità per le zone attraversate.

Il controllo delle acque, per il rilievo anche sociale che derivava dal loro uso, fu oggetto della massima attenzione da parte delle sfere dominanti, perché la fruizione era intimamente legata al dominio delle terre coltivate a frumento, segale, riso.

 

Da qui la richiesta di privilegi per attingere acqua all’Olona, ottenuti i quali, sembrava d’obbligo la difesa a denti stretti dei diritti acquisiti, anche se il fiume poteva, con le sue periodiche inondazioni procurare danni non indifferenti alle case e alle coltivazioni.

 

  < L'Olona a San Zenone,  

 ....poco prima di gettarsi nel Po.  

 

Difendere le terre, per avere il grano di che sfamarsi, era un imperativo categorico per quanti avevano proprietà allineate lungo l’Olona.

Poiché erano moltissimi gli utenti del genere, che consumavano l’acqua, facendola defluire dal letto del fiume, in maniera più o meno regolamentare, per irrigare terreni contigui all’Olona, furono necessari una organizzazione idrologica già nei tempi passati e attenti controlli per le numerose contese tra gli utenti, dai bisogni contrastanti.

Rilanciare oggi l’attenzione sull’Olona, insieme alle sue rogge sarebbe come rivivere un sogno lungo più di un secolo, ma sarebbe anche un gesto concreto per rappresentare la volontà di riappropriarsi delle lontane radici, delle storie e delle tradizioni che hanno segnato il modo di vivere per molto tempo.

 

« A piè del colle scorre il Lambro limpidissimo fiume e benché piccolo, è
capace di sostenere barche di ordinaria grandezza, il quale
scendendo per Monza, di qui non lungi, si scarica nel Po. »

(Francesco Petrarca, 1353)