Nel lontano passato era la piazzetta della Canonica di San Michele, poi nell'Ottocento fu nominata Piazzetta Andrino D'Edesia, pittore pavese del 1300, contemporaneo di Giotto e, insieme alla pavese Laodicia, uno dei riformatori della pittura medievale in Italia.

Nel 1874, nell'ambito della revisione generale della toponomastica cittadina, la piazzetta prese il nome di Vincenzo degli Azzani (Azani).

Ma chi era costui?

Da testimonianze di contemporanei risulta nato a Pavia, dove abitava prima di andare a Palermo.

S'ignora l'anno di nascita, da situarsi probabilmente nell'ultima decade del secolo XV o poco prima.

È ricordato a Palermo nel 1519, 1520 data in cui sembra essersi allontanato dalla città per un soggiorno a Roma e ciò gli valse l'appellativo di "Romano".

 

 

Durante la permanenza nella capitale, divenne uno degli allievi di Raffaello, instaurò rapporti con Polidoro e con questi poi si trasferì definitivamente a Palermo nel 1529 ove morì nel 1557. Sue opere sono conservate a Palermo, a Messina e a Malta.

Dalle opere rimaste è possibile vedere come, dopo una prima formazione lombarda, divenne un seguace della scuola di Raffaello.

Vediamo di seguito alcune sue opere:

 

            NOZZE DELLA MADONNA                          ADORAZIONE DEI MAGI                                 FUGA IN EGITTO

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

PIAZZETTA VINCENZO DEGLI AZZANI

 

Ingresso laterale di San Michele