Ubaldo degli Ubaldi, detto Baldo (in latino Baldus de Ubaldis), anche soprannominato Baldo da Perugia nacque a Perugia il 2 ottobre 1327 e morì a Pavia il 28 aprile 1400.

 

 

 

Fratello dei giuristi Pietro e Angelo degli Ubaldi studiò diritto civile a Perugia e divenne anch'egli un giurista e accademico italiano, allievo di Bartolo da Sassoferrato del quale ne divenne successore.

Studiò probabilmente diritto canonico a Siena con tra i suoi maestri anche il canonista senese Federico Petrucci. Nel 1359 diventò frate minore.

Fu maestro a Perugia di Paolo di Castro e del cardinale Francesco Zabarella, e poi di Pierre Roger de Beaufort, che nel 1370 venne eletto papa col nome di Gregorio XI. Dopo lo Scisma d'Occidente (1378), papa Urbano VI lo volle presso di sé come consigliere giuridico perché lo sostenesse contro l'antipapa Clemente VII.

 

 

 

Fu autore di numerosi Commentari alle diverse parti del Corpus Iuris Civilis di Giustiniano, ai primi tre libri delle Decretales e ai Libri feudorum. Nel diritto pubblico, seguì la via tracciata da Bartolo da Sassoferrato ed estese il principio "rex in regno suo est imperator" ai comuni, riguardo ai quali sostenne anche che essi, pur essendo soggetti all'autorità imperiale, avevano il diritto di eleggersi liberamente i governanti, bastando a ciò il tacito consenso dell'imperatore.

A Baldo si deve inoltre il primo studio sulla cambiale.

 

 

Fu professore di diritto presso le università di Bologna, Perugia, Pisa, Firenze, Padova e alla fine a Pavia e proprio la nostra università ha di lui un suo significativo ricordo.

Le sette orationes per conferimenti di dottorati nella Università di Pavia sono edite sulla base del ms. "Città del Vaticano 1410".

Tenute da Baldo degli Ubaldi nel decennio 1390-1400 esse costituiscono una testimonianza preziosa della sua personalità scientifica in grado di dominare non solo l'utrumque ius, ma la letteratura filosofica.

 

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VIA BALDO DEGLI UBALDI

 

Via che congiunge via S. Pietro in Verzolo  con strada Bellaria.