Pavia e dintorni – Da: Lombardia Beni Culturali

 

 

COMUNE DI PONTECARATE

 

sec. XIV - 1757

Il toponimo appare nel nome di ” Guidonem Butinum de Ponte Carali ” in un’ investitura del monastero di San Pietro in Ciel d’ Oro di Pavia del 27 ottobre 1207 (Le carte del monastero di San Pietro in Ciel d’ Oro di Pavia Il fondo Cittadella 1200 – 1250 a cura di Ezio Barbieri Carla Maria Cantù Ettore Cau) Ponte Carate successivamente è indicato come appartenente al Barco Novo da Ambrogio OpizzoneRelatione di tutte le terre dello Stato di Milano” (Opizzone 1644). Dalle risposte ai Quarantacinque quesiti della giunta del censimento ricevute il 5 maggio 1751 (Risposte ai 45 quesiti, 1751; cart. 3018) risulta che il comune non è infeudato. Il comune non ha altri comuni sotto di sé e non è aggregato anche se nel suo distretto ricade una parte di Cascina Pasturina. La comunità è retta da un console che, presta giuramento presso la curia pretoria di Pavia, e da un deputato eletti annualmente dal popolo convocato nel consiglio generale. Le scritture sono tenute da un cancelliere salariato, non ha procuratore in Milano e conta 184 anime.

 

1757 - 1797

Nella compartimentazione del Principato di Pavia del 1757 viene indicato come appartenente al parco nuovo, delegazione XIII con aggregata la frazione di Cassina Pasturina (editto 10 giugno 1757). Secondo il Comparto della Lombardia Austriaca del 26 settembre 1786 (editto 26 settembre 1786 c) il comune risulta appartenere alla delegazione XIII del Parco Novo Pavese aggregato alla frazione di Cassina Pasturina. Per mezzo della compartimentazione del 1797 (Proclama del 22 fruttidoro anno V) il comune viene assegnato al distretto di Belgioioso unito a Cassina Pasturina.

1798 - 1815

Secondo la ripartizione del Dipartimento del Ticino del 20 marzo 1798 (legge 30 ventoso anno VI ) il comune entra a fare parte del distretto dei Parchi avente per capoluogo Pavia mantenendo l’aggregazione alla sua frazione. Con la divisione dei dipartimenti in distretti del 26 settembre 1798 (legge 5 vendemmiale anno VII) il comune risulta appartenente al distretto di Belgioioso, il primo del dipartimento dell’Olona, non è indicata la sua frazione. Nel 1801 (legge 23 fiorile anno IX) il comune viene aggregato al secondo distretto del dipartimento dell’Olona avente per capoluogo Pavia. Nella divisione del territorio del 1805 Ponte Carate “ossia Cassina Pasturina” è indicato come comune di III classe del dipartimento d’Olona, distretto II Pavia, cantone I Pavia con popolazione di 259 abitanti.

 

1816 - 1859

Con la compartimentazione territoriale del regno lombardo-veneto (notificazione 12 febbraio 1816) il comune di Ponte Carate viene assegnato al primo distretto – Pavia – della provincia di Pavia. Il successivo compartimento territoriale (notificazione 1 luglio 1844) conferma questi dati e da esso si evince che il comune era dotato di convocato. Nel compartimento territoriale della Lombardia (notificazione 23 giugno 1853) il comune di Ponte Carate risulta compreso nella provincia di Pavia, I distretto, Pavia aggregato a Cassina Pasturina. La sua popolazione era formata da 263 abitanti. Nella compartimentazione del 1859 appartiene al circondario I di Pavia, mandamento II di Pavia e ha 298 abitanti.

 

1859 - 1971

In seguito all’unione temporanea delle province lombarde al regno di Sardegna, in base al compartimento territoriale stabilito con la legge 23 ottobre 1859, il comune di Pontecarate con 298 abitanti, retto da un consiglio di quindici membri e da una giunta di due membri, fu incluso nel mandamento II di Pavia, circondario I di Pavia, provincia di Pavia. Alla costituzione nel 1861 del Regno d’Italia, il comune aveva una popolazione residente di 290 abitanti (Censimento 1861). In base alla legge sull’ordinamento comunale del 1865 il comune veniva amministrato da un sindaco, da una giunta e da un consiglio. Nel 1867 il comune risultava incluso nello stesso mandamento, circondario e provincia (Circoscrizione amministrativa 1867).

Nel 1871 il comune di Pontecarate venne aggregato al comune di San Genesio, attualmente denominato San Genesio ed Uniti.