Cosa è rimasto della Pavia Austroungarica ovvero del Lombardo Veneto?

 

 

 

 

La Imperiale e Reale Questura era sita in Piazza d’Italia, con un lato addossato alla "contrada della malora".

 

Le finestre  a lato, indicano le camere di sicurezza, già in uso all’epoca Austroungarica. La dizione Pavese “andà in malura” vuol dire proprio attraversare dispiaceri o sconfitte

 

 

 Nelle sue cantine si conservano tristi cimeli ancora infissi al muro e che furono destinati a tenere immobilizzato l’inquisito.

 

 

 

 



 

 

Nel nostro Museo del Risorgimento sono esposti vari ferri di costrizione recuperati dopo che gli Austriaci se ne andarono da Pavia.

Erano destinati ai patrioti pavesi avversi alla dominazione straniera, e sono oggetti che oggi fanno pensare parecchio.

Un pensiero e un saluto, da tutti noi, a coloro che li hanno portati ai polsi…gente eroica della quale si è perso per sempre lo stampo…

 

 

 

 

 

Un paio di manette della Imperiale e Reale Polizia Austroungarica di Pavia.

La provenienza è dalle cantine della Questura di Pavia.

All’arresto di un cospiratore questi veniva immediatamente ammanettato.

La caratteristica di questo tipo di manette era la velocità nell’ operazione di calzarle ai polsi.

 

(Collezione privata dell’autore)