Storici i portoni di Pavia, belli, forse, non si può dire ma storici questo sì....

Alcuni si chiusero oltre due o tre secoli addietro e a retro forse ci costruirono qualcosa… Si chiusero magari per paura…i soldati di Napoleone, le rivolte, gli Austriaci, i Tedeschi…

Facciamo un giro per Pavia, venite con me….

 


 

 

 

 

Via Romagnosi, al n. 9.

Bel portoncino dall’architrave strombato e vagamente barocchetto .

Era probabilmente un’uscita di servizio per la servitù di Casa Langosco. Due belle ante in legno rinforzato e chiodato
e una feritoia sopraluce sagomata e ferrata.

Un lavoro ben fatto. Oggi ancora originale dell’epoca.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Via San Gerolamo Miani.

Un portoncino ben curato con architrave raccordata a quarto di cerchio e decorata con difficili modanature come le spalle terminanti con speroni di rinforzo.

Un lavoro lungo, assai ricercato, il committente evidentemente non badò a spese.

L’architrave è decorata con un fiore scolpito nel granito da un antico scalpellino. .Le ante portano ancora il battente in ferro martellato a ricciolo sull’incudine.

 

 

 

 

 

 

 

Via San Gerolamo Miani, al n. 14.

Un bel portoncino chiodato probabilmente del Sec. XVII. In questo angolo il Tempo si è fermato ed è seduto sul gradino. Il portoncino non si apre da secoli: da Napoleone ?...forse.

Vezzosa appare la serratura battuta a riccioli e volute da un antico fabbro a misura della porta. Oggi ancora originale.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Vicolo Ballada,

bello... da assaporare lentamente…

Contiene due portoncini aerei che ti spiano….eh si, sono situati a circa otto,dieci metri dal suolo.

Ovviamente c’erano un paio di scale esterna poi eliminate. Ben fatto quello più basso, robusto con un’inferriata che ricorda le prigioni di Victor Hugo….Curioso quello più in alto con una serratura all’altezza del ginocchio destro…

Meritavano una foto ? ma senz’altro sì ! Oggi ancora originali.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Vicolo San Marcello.

Un portone fine 600 primi 700 decorato da preziose ragnatele utilissime per una fotografia parlante…

Ben fatto, senza economie come il portale in cotto. E dalle fessure d’epoca si scorge al di là, il verde di un silenzioso e magico giardino.




 

 

 

Vicolo San Marcello.

A pochi metri dal primo, un altro portone coevo.

Cardini,serratura,chiodi battuti sull’incudine da antichi fabbri. Case di antichi parrocchiani di San Michele Maggiore, da qui, le famiglie uscivano la domenica con l’abito buono per la Messa.

Bel "restyling" della muratura in corso in questo 2011, il portone attende fiducioso, pulitura e oliatura…ma per favore piano, non rimuovete la patina del Tempo !
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Via Adeodato Ressi.

Un’apertura storica con bel cancello in ferro battuto ancora attualissimo nel bel decoro.

Il giardino che si vede all’interno era una parte del viridario del Palazzo Imperiale di Teodorico. E’ sempre rimasto a giardino e per lunghi anni tenuto in possesso dei Fratelli Poggi, fioristi in Pavia, da generazioni.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Via Volta, zona della Mostiola.

Un portoncino con architrave in beola semplicissima e un poco corta rispetto alle spalle. Il falegname se l’è cavata con tredici liste orizzontali inchiodate.

Come si vede i proprietari aprivano il portoncino .....con la scarpa sinistra.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Piazzetta San Primo.

Un bel portale inizio 700. Lo stile è ispirato al Barocco, architrave fregiata da medaglione muto a cartigli, e due spalle raccordantesi a quarto di cerchio e cimate da mensoloni a ricciolo.

Probabilmente era l’antico ingresso della Canonica. Quale Don Abbondio usciva e rientrava ?

L’apertura è stata posteriormente ristretta di parecchio e corredata di una porticina a due battenti e dotata di sopraluce ferrato.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Via Langosco, al n. 8.

Un portoncino gradevole con arco stile romano strombato e soprarco decorativo. Un ingresso di abitazioni, forse modeste, della vecchia Pavia.
 

 

 

 

 

 

Via Langosco.

Un portoncino che si stima costruito intorno alla fine del 1600.

Discreta l’ architrave in mattoni a ventaglio. Le spalle sono state probabilmente demolite per far passare un qualcosa di largo e poi rabberciate. Si notano infatti reintegri con mano diversa dall’originale.

Il portone fu ben costruito all’epoca, legname buono e pialla... poi chiodato per rinforzo, il tutto a mano.

Peccato vederlo così, meritava un bel restauro....

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Via Perelli, al n. 9.

Un portone semplicissimo privo di ogni fantasia. Lo si direbbe severo grintoso, privo di anima, non accogliente…

Il falegname insomma non si è affatto sprecato…è un portone che non invita a bussare…

 

 


 

 

 

 

Via Perelli.

Un portone settecentesco, dava nel cortile a retro di una vecchia osteria.

Il mozzo delle ruote dei carri che entravano nel cortile carichi di vino, ha “mangiato” parecchio muro sulla destra. Si risolse infiggendo un paracarro in granito…poi disastrato anche quello.