Pavia e dintorni, Pavia ... nascosta 

Dettagli di Palazzo Folperti

di GianCarlo Mainardi

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II bel palazzo di Ardengo Folperti, in via Parodi 35, Maestro delle Entrate di Filippo Maria Visconti, (e tenutario di un banco di prestito), è costruito solidamente come si usava nel 1400.

La solidità appare evidente nell’agglomerato di mattoni e sassi di fiume messi con una paziente cura e precisione. L’espediente che in muratura prendeva il nome di “opus mixtum” ossia opera mista era dettato anche dal desiderio di risparmiare qualche soldo: i mattoni di fornace costavano, mentre i sassi di fiume non costavano nulla, (pochi spiccioli a chi li raccoglieva, li caricava e trasportava).

Decisamente l’agglomerato aveva la cura di un ricamo, occorreva livellare perfettamente lo strato di sassi di fiume per preparare il successivo strato di mattoni.

 

 

Una cottura di argilla curiosa è inserita nel paramento murario esterno di casa Folperti.

E’ sola, non ha alcun compagno, è di dimensioni anomale e tracciare oggi la sua genesi è impossibile.

L’argilla fresca è stata divisa in sedici rettangoli fregiati ognuno da una X. E’ circondato da un cordolo, pure d’argilla, messo a chiusura dell’opera….

Si può tentare l’ipotesi di un "divertissement del fornaciaio", una specie di firma, di memoria grafica della sua mano,chissà…

Il mattone, insieme agli altri è arrivato in mano ai muratori….è piaciuto, ed eccolo lì in bella vista ad altezza d’uomo, con il suo alone di mistero che dura da circa seicento anni.