STORIE E LEGGENDE in Pavia e dintorni

ESCI

IL FANTASMA DI ANTONIOTTO....

CHE FA LA GUARDIA AL SUO TESORO.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L’Antoniotto, subito dopo la rivolta, fuggì dalla città portandosi dietro il tesoro della Repubblica composto da oggetti preziosi e 20 casse di genovini d’oro rifugiandosi nella villa di Torre d’Isola.

Dal 1754 al 1765 Antoniotto Botta Adorno fu amministratore dei beni del fratello Alessandro, ammalatosi durante un viaggio a Vienna.

Dal 1757 al 1766 fu Presidente di quel Consiglio di Reggenza lasciato da Francesco Stefano di Lorena a gestire il suo Granducato di Toscana.

 

Nel frattempo, nel 1762, aveva ripreso la carriera diplomatica, partendo spesso come ambasciatore presso la corte dell'imperatrice Caterina II di Russia.

Terminata la reggenza del Granducato di Toscana, il Botta Adorno si ritirò a Torre d'Isola dove morì quasi novantenne nel 1774.

Lo stemma dei Botta-Adorno

 


Il luogo della sua sepoltura non venne mai ritrovato, anche se probabilmente fu inumato a Pavia, dove nella chiesa dei santi Gervaso e Protasio è visibile una lapide con le sue insegne nobiliari, così come del tesoro trafugato da Genova nel dicembre 1746 non fu mai trovata traccia: la leggenda dice che fosse nascosto in un’ antica torre della villa (ora scomparsa) e che il fantasma d’Antoniotto vi faccia una guardia spietata aggirandosi nel castello di Torre d'Isola, e più specificatamente nell'area dell’antica torre dove alcuni suppongono egli abbia nascosto il tesoro.