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POSIZIONIAMO LO STORICO ANFITEATRO PAVESE     da note di Alberto Arecchi

CURIOSITÀ DI PAVIA E DINTORNI

Si era all’inizio del VI secolo d.c. e la città di Pavia, allora Ticinum, era occupata dagli Ostrogoti con il loro Re, Teodorico il Grande.

 

Questo sovrano mostrò grande interesse per l’architettura, si fece costruire in città una splendida dimora, il Palazzo Reale di Teodorico e per ospitarlo durante le battute di caccia fece anche realizzare una lussuosa villa a Villareggio.


◄ Re Teodorico il Grande


Teodorico non ebbe alcun figlio maschio e alla sua morte nel 526/8 la parte occidentale del suo regno, Italia compresa, passò ad Atalarico, di soli 10 anni, figlio di sua figlia Amalasunta.


Amalasunta, la figlia di Teodorico ►
 


 

Atalarico è storicamente ricordato in quanto, seguendo l’idea del nonno Teodorico, completò la costruzione di un anfiteatro, nell’area orientale della città.

Moneta in uso al tempo di Atalarico sovrano ►

 


Ma quale fu l’esatta posizione in cui tale anfiteatro fu realizzato?

La nostra città ha ancora oggi un’altimetria mossa, con salite e discese, ma nel lontano passato i dislivelli dovevano essere in una quantità decisamente superiore.

Per rendere meglio vivibile la città una delle soluzioni è stata di livellare il più possibile il terreno dell’area cittadina, riducendo le pendenze stradali, ma per la realizzazione di un anfiteatro l’area su cui esso doveva sorgere doveva essere perfettamente livellata in piano.

Da accurate altimetrie realizzate negli anni 1970-80 l’unica area che l’Architetto Alberto Arecchi ha identificato come “pianeggiante” è quella compresa fra il “Mons Joci" a sud (monte dei Giochi che ospita attualmente la chiesa di San Primo) e il “Monte delle Cacce” a nord (che ospita oggi la chiesa di S. Maria alle Cacce).

Interessante ricordare che negli anfiteatri, secondo i testi classici, si svolgevano tre funzioni: i giochi (da cui Mons Joci, la curva sud), le cacce (scontri con animali feroci o comunque selvatici, da cui Monte delle cacce, la curva nord) e i combattimenti tra gladiatori (proibiti, con l'avvento del Cristianesimo).

 

Per concludere vediamo una immagine dell’area indicata più sopra con i relativi dettagli delle destinazioni d’uso all’inizio del VI secolo.

Palazzo reale rosso  -  Viridarium verde  -  Anfiteatro giallo