Giordano Ballerini                                                                         Tratto da: appunti di GianCarlo Mainardi

Personaggi dello spettacolo

Pavia e dintorni - Personaggi dello spettacolo

 

 

Un pavese DOC, cresciuto nella Parrocchia di San Primo.

Nato assai prima della guerra…no, non la Grande Guerra….intendiamo la 2a….ma anche se avrebbe potuto essere arruolato…non era portato per sparare a nessuno…così per bontà d’animo.

 

 

Nel dopoguerra diede vita alla Compagnia CARIBA, dalle iniziali Canevari, Ricci, Ballerini, allestendo spettacoli di varietà presso il teatro cinema LABOR.

Le ferite erano ancora fresche e i pavesi gradivano molto questo giovinetto che li accompagnava per mano ad ascoltare un po’ di musica e un po’ di divertimento.

Lo ritroviamo negli anni 50 sempre con una gran voglia di palcoscenico.

E di palcoscenici ne calcò parecchi, dal Dopolavoro della Snia Viscosa dove si cercava di dimenticare i giorni bui appena trascorsi e dove fu gradito al punto che divenne ospite di ogni domenica.

Qui divenne presentatore fisso ed ebbe la ventura di presentare più volte il prestigiatore Giuseppe Cattagni. Nel silenzio generale che attende ogni prestigiatore, Giordano Ballerini terminava la presentazione con: “Ed ecco a voi l’erede di Pick-man..”

 

A 25 anni esordì nel Paese dei Campanelli, poi seguì le tournèe con Alberto Rabagliati , con Nunzio Filogamo, con Fausto Tommei, Walter Marcheselli, Achille Togliani e Maurizio Arena.

 

 

Nella foto a lato :Da sinistra: Nunzio Filogamo, poi Ballerini quarantenne, una sconosciuta che mangia assai…, Ernesto Bonino, Betty Curtis, Alberto Rabagliati, Oscar Carboni e Achille Togliani.

 

Appena cessato l’EIAR, divenuto poi RAI, la voce suadente di Giordano accompagnava le ore notturne su terzo programma. E’ citato da Renzo Arbore nella sua ENCICLOPEDIA DELLA CANZONE, alla voce "R", Raccolta Ballerini.

Nel 1958 tiene a battesimo al Corsino Park l’esordio di un giovane cubano dalla voce scarsa ma ricco di melodia: Don Marino Barreto. Il suo pezzo forte era “Angeli negri” cantato in ginocchio tra due candele accese e che suscitava qualche lacrima tra le ragazze più sensibili...

 

 

 

 

Lo ritroviamo negli anni ’60 sul palcoscenico dell’ARCA, il locale da ballo di via Rezia con quelle sue pittoresche giacche color turchese, color canarino, con quel suo eterno sorriso accattivante e che fa parte integrante della sua maschera.

 

 

 

 

Nella foto a lato Giordano Ballerini

con Gigi Franchini in uno spettacolo

al castello Visconteo nel 1995.

 

 

E’ facile socializzare con Giordano Ballerini, ti avvicina con una grande carica di umanità, sorridendo, scherzando un poco.

E’ inevitabile pensare…”ma costui ha fatto palcoscenico..”

Bazzica tutte le mattine il BarV2 in piazza Vittoria dove, estasiato, racconta dei suoi passati successi artistici…

 

 

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