EZIO CARBONI                                                                                 Tratto da: recensione di Lino Veneroni  

Personaggi dell'arte e architettura

Pavia e dintorni - Personaggi dell'Arte e Architettura

Ezio Carboni,talento dell’arte pittorica Pavese è nato nella prima metà del novecento in Piazza Berengario.

Da bambino venne irresistibilmente attratto dalla sontuosa facciata della Basilica Maggiore di San Michele che mostrava all’esterno ancora interamente tutto il suo splendore e le originali espressioni scultoree, ma l’abbagliò anche il Ticino che scorreva sottocasa in modo naturale lambendo l’arte e le bellezze del creato pavese.

Più che ovvio, quindi, che cominciasse a immortalare su tela tutte le sue emozioni. Già a dodici anni iniziò a perfezionarsi imparando le tecniche del disegno affiancandosi ai maestri dell’epoca. Si appassionò sempre più all’arte figurativa (l’olio, la tempera e l’affresco) i cui segreti gli vennero svelati da Mario Acerbi, figlio di Ezechiele ma anche da Antonio Villa e Antonio Oberto, cioè i migliori affreschisti del secolo scorso.

Nelle sue opere prevalgono: composizioni floreali con frutta, vasellami e oggetti antichi; figure e ritratti sempre eseguiti rigorosamente dal vivo; scorci pavesi, dalle proverbiali lavandaie alla Chiesa di San Pietro in Verzolo, alle vie di Pavia; rappresentazioni campestri di tutto quel mondo che va tristemente scomparendo ma che, fissato nelle sue tele e nelle sue opere murarie, passerà sicuramente alla storia.

 

Ultimamente Carboni ha donato una sua pala d’altare, di stile squisitamente tiepoliano, alla Chiesa del S.S. Crocifisso di Città Giardino.

Su richiesta dell’Associazione Amici del Palio del Ticino Ezio Carboni, con un nobile gesto di apprezzata generosità, ha donato alla stessa, e a tutta la città, l’ormai celebre “cencio” che raffigura il Ponte Vecchio con le lavandaie, ovvero i tradizionali simboli di Pavia.

Annualmente il Palio (cencio) viene conteso da tutte le sette Società sportivo-culturali con un’appassionante, vibrante e combattutissima gara di “barcè”.

Quando il Comune di Pavia, nel 1975, ripropose la Civica Scuola di Pittura insediandola nella villa donata a suo tempo per questo scopo dallo scultore Marabelli, a dirigerla nominò Ezio Carboni. Ecco il testo della lettera che il 17 maggio 1975 il celebre pittore Mario Acerbi inoltrò al Sindaco della città:


“Ho il piacere di dichiarare che il Sig. Ezio Carboni è stato mio allievo. Ritengo che sia il più valido esponente in Pavia del tipo di disegno e pittura ottocentesca. Inoltre ritengo indispensabile perchè un allievo potrà poi orientarsi verso lo stile che preferirà e imparare una tecnica di base che il Sig. Carboni sa insegnare perfettamente.”

 
 

 

 

 

 

Mi sembra giusto concludere dicendo che Ezio Carboni, nel suo lunghissimo percorso artistico, ha sempre e continua a privilegiare l’antico concetto filosofico comportamentale inerente la pittura ed inculcatogli dal suo prezioso e valido maestro Mario Acerbi:

 
“Per essere pittore ... non basta dipingere!”

 

 

Galleria fotografica di alcune opere del pittore Pavese Ezio Carboni

Video Fotografico di alcune opere del pittore Pavese Ezio Carboni

Album delle opere e della visita allo studio del pittore Ezio Carboni

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La tavolozza dell'artista

Una stupenda velatura, di sapore cinquecentesco

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ho incontrato il Maestro Carboni nel suo studio  situato nel centro di Pavia.

Ho voluto iniziare la pagina con una fotografia velocemente scattata prima di andarmene perché l'aria, i colori, le parole di quei quadri mi hanno riportato alla mente le immagini dei grandi pittori del passato e dei loro  ambienti creativi.