Erminio Rossi nacque a Sannazzaro dei Burgondi il 14 dicembre 1871.
Fu iscritto presso la pavese civica scuola di pittura dal 1895 al 1900, indi completò gli studi accademici a Milano.

Gli anni braidensi sembrano aver segnato in modo decisivo la sua formazione: infatti, sia nei ritratti, come quello della moglie e quello assai noto della Signorina Tina Castelli, sia nell'impaginazione e nel tonalismo dei migliori paesaggi, la sua opera resta sempre positivamente influenzata dal magistero di Cesare Tallone.

Nella sua produzione sono presenti tutti i temi figurativi di eredità tardo ottocentesca: paesaggi, nature morte, fiori e, più raramente, ritratti.

Raggiunse gli esiti più felici in studi di figure femminili in interni che rientrano per gusto e per consumato mestiere tra i migliori esempi di quella pittura borghese e salottiera che, sensibile alle avanguardie, tenne indisturbata il mercato ed avvinse il pubblico nei primi decenni del Novecento.

L'unico intervento noto estraneo alla pittura di cavalletto è la decorazione del caffè "Demetrio" di Pavia, già proprietà della famiglia, ora rimossa e presso proprietà privata.

Espose con assiduità alla Permanente, indi alla Internazionale di Milano del 1906, a Brera nel 1920 e nel '22.

Morì improvvisamente a Pavia il 22 gennaio 1942.

Una mostra postuma fu organizzata a Pavia nel 1946.
 

 



 

 

 

 

 

 

ERMINIO ROSSI