In un atto dell'anno 1095 è indicata questa: chiesa vicino a Porta Palacense; in altra del 1097 presso il luogo chiamato Crus, che sembra corrispondere a quello delle Cinque Vie; l'Anonimo Ticinese I 'annunzia poi esistente al principio del Secolo XIV.

Da tali notizie se ne deduce essere questa l'Oratorio anche al presente chiamato de'Santi Quirico e Giulitta annesso al palazzo Mezzabarba.

Esso venne riedificato nello scorso secolo sotto la direzione dell'Architetto Giovanni Antonio Veneroni, il vicolo che dalla contrada della Rosa passava dietro la chiesa, e poneva capo nella contrada delle Cinque Vie: ed allora coll'atterramento delle case dinanzi si formò la piazza.

Acquistato il palazzo Mezzabarba nel 1874 dal Comune di Pavia per la collocazione de' suoi Uffici, questo Oratorio fu soppresso, ed in esso collocato f Archivio.

In questo Oratorio la tela ad olio che serviva di pala all' altare rappresentante S. Giulitta in atto d' essere decapitata alla presenza del tiranno con S. Quirico in gloria, è opera di Pietro Antonio Magatti da Varese, che fece anche i due affreschi laterali esprimente l'uno S. Giovsanni Battista che appare a S. Carlo Borromeo, l'altro l' Immacolata Concezione e il Padre Eterno in gloria d'angeli.

Il fresco sulla volta coi Santi titolari di questo oratorio in gloria è lavoro di Francesco Bianchi milanese.

I quattro quadri ad olio che rappresentano un Santo Vescovo , Santa Barbara e Santa Caterina d'Alessandria, il Beato Bernardino da Feltre e S. Francesco da Sales furono eseguiti dal Cav. Giovanni Battista Sassi da Milano.


 

SAN QUIRICO E GIULITTA