L'ATTIVITÁ NELLA TORRE
« Sul campanile maggiore si tengono uomini ad
annuo stipendio perché suonino le campane del Comune, ed esplorino di lontano
se vengano nemici.
E quando sanno d'averne, collocano alle porte, sulle piazze, nelle vie delle forti scorte, alcune anche ne appostano discosto in giro alla città, alle quali, specialmente quelle che stanno alle porte, danno la voce più volte di notte quelli del campanile; oltre le visite che replicatamente vanno facendo loro officiali a ciò destinati.
Quel campanile poi è così largo che, oltre lo spazio occupato dalle campane, e la camera, dove stanno i sorveglianti, in un palco solo che v'è, si può comodamente passeggiare in lungo e in largo, e vi capirebbero cento e più persone.»
« La torre disponeva, con mirabile visione da lontananza, di orologio a meccanismo meccanico e possibile visione da non solo unico lato. L'addetto alla cura di tale ingegno, incaricato altresì di battere le ore su campanone, disponeva di gabbiotto personale al piano dell'orologio stesso.»
« Non è da tralasciarsi qualche notizia sul diritto di tenere l'ufficio della verifica dei pesi e misure, che spettava al custode e regolatore dell'orologio e delle campane della città. Già qualche secolo prima (1265) trovavansi sulla porta della chiesa di S. Giovanni in Borgo, ora distrutta, la misura del braccio da muro e da legname.
Ciò avveniva, come avverte il nostro concittadino Francesco Meda, perché fin dai tempi più antichi ordinavasi che le misure e i pesi fossero conservati nelle chiese di ciascheduna città per maggior sicurezza dei contratti.
Più tardi forse, e certamente nella fine del 1683. v'era tuttavia sulla porta principale della nostra Cattedrale segnata la misura del trabucco degli Ingegneri e degli Agrimensori.
Ora, venne come cosa naturale che la Città nostra affidasse ad un officiale deputato alla custodia d'un luogo attiguo, anzi connesso colla Chiesa Maggiore, l' ufficio di verificare tali pesi e misure.»
« Non ultima per importanza la presenza nella Torre, al piano terreno della medesima, della officina deputata alla costruzione delle campane per la torre medesima e per le esigenze delle restanti chiese dell'abitato cittadino.»