S. Pelagia Penitente

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Chiese nei dintorni Nord di Pavia

GIUSSAGO  (località Guinzano)                                                                   Tratto da:  cagi46

Chiese di Pavia (aperte al Culto, nei dintorni Nord di Pavia)

Da sito Santi e Beati, in una nota di Piero Bargellini, possiamo leggere come S. Giovanni Crisostomo, ci ha tramandato l'origine della Santa cui è dedicata la parrocchiale di Guinzano.

All'origine Costei era una ballerina di Antiochia, che la gente chiamava Margherita, cioè perla preziosa, per la rara bellezza del suo volto e per i ricchi ornamenti del suo corpo, così appariscenti da distrarre lo stesso vescovo della città (il non identificato Nonno), mentre si recava in processione al sinodo.

Il buon vescovo, dopo un attimo di smarrimento, si ricompose e trovò il modo di trarre un utile insegnamento morale da quella distraente apparizione: se una donna - commentò - si rende così bella per compiacere a un uomo mortale, come dovremmo adornare noi la nostra anima destinata al Dio eterno?

Quella donna fu toccata dalla grazia ascoltando occasionalmente le parole del vescovo. Andò poi a prostrarsi ai suoi piedi e ottenne il battesimo.

Mutò quindi i preziosi abiti con la tunica del penitente.

Per far perdere le sue tracce, si travestì da uomo e, lasciata nottetempo la città di Antiochia, si recò a piedi fino a Gerusalemme, dove visse i restanti anni della sua vita chiusa in una grotta sul monte degli ulivi, celandosi sotto il nome maschile di Pelagio.

Scoperta la sua vera identità dopo la morte, ebbe col nome di Pelagia la devozione di tutti i cristiani.

 

 

 

Santa Pelagia dal sito Santi e Beati

ISTITUZIONI STORICHE

Parrocchia della diocesi di Pavia. Tra le fonti edite di carattere generale, è citata negli atti della visita pastorale compiuta nel 1460 da Amicus de Fossulanis, in cui compariva inserita nella circoscrizione plebana di San Genesio e successivamente negli atti della visita apostolica di Angelo Peruzzi del 1576, quando faceva parte del vicariato di Vidigulfo; in quello stesso anno si contavano tra i parrocchiani 100 anime da comunione. Nel 1769 risultava inserita nel vicariato di Mirabello; il clero della parrocchia di Guinzano risultava composto da un sacerdote; così come nel 1823, nel 1845 e nel 1877.

Verso la fine del XVIII secolo, secondo la nota specifica delle esenzioni prediali a favore delle parrocchie dello stato di Milano, la parrocchia di Santa Pelagia penitente non risultava possedere fondi; il numero delle anime, conteggiato tra la Pasqua del 1779 e quella del 1780, era di 272. Nel 1807 il numero dei parrocchiani era di 262 unità; 333 nel 1877.

La parrocchia di Guinzano, rimasta sempre compresa nella diocesi pavese anche dopo gli smembramenti effettuati tra il 1799 e il 1819, è stata inserita tra XIX e XX secolo nel vicariato di Carpignago, nel vicariato di Certosa e, fino al 1989, nel vicariato di Certosa-Binasco. In base al decreto 25 ottobre 1989 del vescovo Giovanni Volta, con cui fu rivista la struttura territoriale della diocesi, è stata attribuita al vicariato V.

 

Link risorsa:http://www.lombardiabeniculturali.it/

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