Via Luigi Porta

 

 

 

 

 

1

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Chiese in Pavia

SAN GIACOMO E FILIPPO                                      Tratto da:  Guida storico artistica di Pavia - F. Fagnani

Chiese di Pavia (aperte al Culto, entro le vecchie mura)

Fu ricostruita nel 1626 sull'area di una chiesa medioevale, ad opera dei chierici regolari di S. Siro. Nel 1680 succedettero i Missionari Lazzaristi di S. Vincenzo quindi, dal 1887 al 1928, i Padri Stimatini.

Di buona architettura è ricca di stucchi e di marmi e contiene alcune opere di buon interesse.

Sull'altare maggiore, l'Assunzione della Vergine è opera del Montalto, che dipinse pure l'Annunciazione che sta alla sinistra dell'altare.

La tela a destra, con l'Adorazione dei Magi, è del forlivese Pietro Micheli. A questo artista dobbiamo pure il quadro con S. Vincenzo de' Paoli che sta nella seconda cappella a sinistra.

Nella prima cappella, la pala con i SS. Antonio e Francesco è del pittore pavese E. Acerbi.

Nella controfacciata è stata collocata una lunetta, frammento di una grande ancona quattrocentesca, rappresentante la Vergine della Misericordia che accoglie sotto il suo manto i disciplini della confraternita di S. Maria.

La lunetta proviene dalla soppressa chiesa di S. Innocenzo e si ritiene opera di Agostino da Vaprio. 

 

 
-

ISTITUZIONI STORICHE

Parrocchia della diocesi di Pavia. Tra le fonti edite di carattere generale, è citata con la dedicazione a San Filippo, nel 1250 nei documenti concernenti l'estimo pavese del secolo XIII e successivamente nelle Rationes decimarum del 1322-1323; è attestata nei rogiti del cancelliere episcopale Albertolo Griffi degli anni 1370-1420 e compare negli atti della visita pastorale compiuta nel 1460 da Amicus de Fossulanis.

La parrocchia dei Santi Giacomo e Filippo è ancora menzionata negli atti della visita apostolica di Angelo Peruzzi del 1576, quando si contavano tra i parrocchiani 130 anime da comunione; nel 1610 fu soppressa e il suo territorio diviso tra la parrocchia di San Romano e la parrocchia di San Lorenzo.

 

Il 10 febbraio 1784 la parrocchia di San Romano Maggiore fu soppressa e unita alla parrocchia di Sant'Eusebio. In base al decreto 22 giugno 1805 sulla riunione delle parrocchie nelle principali città del regno d'Italia, che ebbe attuazione l'8 ottobre 1805, la parrocchia di Sant'Eusebio fu soppressa e unita alla parrocchia di San Francesco d'Assisi.

In base al piano governativo di riduzione delle parrocchie nella città di Pavia, come definito dall'avviso 14 novembre 1788, la parrocchia di San Lorenzo de Cani fu soppressa e unita alla parrocchia dei Santi Primo e Feliciano.
 

 

Link risorsa:http://www.lombardiabeniculturali.it/

LE VOSTRE PAGINE    (Le Vostre testimonianze, fotografie, aneddoti, leggende, ecc. che ci avete inviato.)

Data:

Inviato da: