Pavia e dintorni – Da: Lombardia Beni Culturali

 

 

COMUNE DI OTTOBIANO

 

sec. XIV - 1707

In un documento dell’anno 876 il toponimo appare come “Ocio de Octabiano”, ciò dimostra che Ottobiano esisteva già prima dell’anno Mille (Forte 1942).

Qualche tempo dopo, nell’Elenco dei pagamenti di tasse di fodro e di giogatico, si trova scritto, invece,”Secundum breue de Lomellina, Jn Octablano (…)” (Bollea 1909).
Nel 1188 Rogero Milliani dona al Monastero di San Salvatore di Pavia i feudi di Gallia e Ottobiano (Bergamo 1995).

La località è citata nell’elenco delle terre del contado di Pavia del 1250 come Octabianum nella contea Lumellina (Soriga 1913).

Nel XV secolo la potentissima famiglia Beccaria ebbe in feudo, tra gli altri, anche quello di Ottobiano, di tal signoria è investito Manfredo (consigliere e governatore del duca di Milano), che lo trasmette al figlio Giovanni, nel 1406.
Negli Statuta Stratarum di Pavia del 1452 si legge nella Squadra di Lumelina, “Ottobianum” (Statuta stratarum).

Nel 1434 il duca Filippo Maria Visconti concede questo feudo ad Andrea Birago, che lo terrà fino al settembre del 1455, lasciandolo, poi, ad Antonello de’ Rossi da Piacenza. Morto lui, il duca Galeazzo Maria Sforza, nel febbraio del 1467 ne investì Ettore (o Ercole) e Gio. Francesco, figli legittimi del defunto Antonello, i quali prestarono giuramento di fedeltà nel 1470. In questo periodo il territorio di Pavia era diviso a squadre e una di queste era quella di Ottobiano che comprendeva Gallia, Semiana, Goido, Villa Biscossi, Tortorolo e altre piccole località. Nel trapasso del 1467 le terre suddette furono vendute per bisogno di denaro.

Nel 1481 i fratelli de’ Rossi, col permesso del duca, vendono il feudo al nobile Giampietro Birago con la conseguente investitura del “castrum et locum Octobiani, comitatus Papie”. L’imperatore Federico III ne riconfermerà i diritti (Bergamo 1995).

Nel 1500 Luigi XII conquista il ducato di Milano, togliendolo a Galeazzo Birago, figlio di Giampietro, donandolo al capitano Gerolamo Pecchio, ma essendosi ambedue ribellati a lui, il feudo verrà devoluto alla ducal camera e affidato all’amministrazione di Carlo Atellano (di un ramo dei signori di Cilavegna).

Col ritorno degli Sforza a Milano il feudo sarà restituito ai Birago, nelle persone di Francesco e Renato, ma alla morte di Francesco II è investito solo Renato, in quanto gli altri della famiglia risultano essere sostenitori dei francesi.

Nel 1540 iniziano le controversie tra la vedova di Francesco Birago, cioè Camilla della famiglia Cusani di Milano, con il figlio Galeazzo, e il cognato Renato.

In seguito Galeazzo fu bandito dallo stato (1555) ma stabilitasi la pace tra la Francia e l’Impero, tregua che durerà cinque anni, i sudditi possono tornare ai loro antichi possedimenti, così Galeazzo rientra in patria ed ottiene il rilascio dei suoi beni. Ma, morto lui, viene presentata denuncia al magistrato nella quale si dice che la porzione di feudo, lasciata dal Birago ai suoi figli, spetta, invece, al regio fisco, perchè il suddetto era stato bandito dallo stato.

Ottobiano partecipa alla congregazione del principato di Pavia tenutasi a Pieve del Cairo nel 1566 in cui vengono definiti e distribuiti gli organi del potere esecutivo (Porqueddu 1980).

Una nuova congregazione si svolgerà a Pavia tra il 4 e il 6 gennaio 1567: sono presenti tutte le 20 comunità già precedentemente riunitesi, compreso Ottobiano, che hanno diritto di voto (Porqueddu 1980).
Nel 1600 comincia un’altra controversia feudale durata per oltre 40 anni; appianate le divergenze la nobile famiglia Birago ottiene il feudo ancora per lungo tempo (fino al XVIII secolo circa).
Nel 1620 Ottobiano entra a far parte di una delegazione di 24 enti che delineano quelli che sono stati definiti “Statuti Lomellini” (Zucchi 1904).

Il comune è incluso nell’elenco delle terre del principato di Pavia, censite per fini fiscali da Ambrogio Opizzone, come appartenente alla Lomellina (Opizzone 1644).

In un verbale di una protesta della comunità per l’esezione di carichi, del 1668, firmano i due consoli: Francesco Pusineri e Giacomo Grampa e il cancelliere Gio. Pietro Valligiano (Forte 1942).

 

1707 - 1797

Nella relazione del 1 novembre 1707 dell’intendente generale Fontana, incaricato di censire i comuni della Lomellina dal duca di Savoia, Ottobiano conta 900 anime; nel numero sono compresi anche gli abitanti di Cascina Confaloniera e Cascina Ardizzi, il feudatario è il conte Biraghi, abitante nel luogo.

Dalla relazione risulta che la comunità possiede i consoli (ASTo, Paesi di nuovo acquisto).
Ottobiano è fra le terre vocali, cioè fra quelle che si radunano in una congregazione per risolvere gli interessi della provincia (Malagugini 1911).

Il comune, nella compartimentazione territoriale sabauda del 1723, fa parte della provincia Lomellina e dipende dalla prefettura di Mortara (Regolamento delle provincie 1723).
Nello stabilimento delle province del 3 settembre 1749 viene confermata l’appartenenza di Ottobiano alla provincia Lomellina (Stabilimento delle provincie 1749).

Dal manifesto senatorio del 17 agosto 1750 si evince che il comune è incluso nel terzo cantone della Lomellina. (Manifesto senatorio 1750).
In seguito al nuovo censimento delle province del 15 settembre 1775 Ottobiano è confermato alla Lumellina (editto 15 settembre 1775).

Nel 1779 Ottobiano passa sotto la giurisdizione della regia camera di Milano (Bergamo 1995).

 

1798 - 1814

Il primo decreto napoleonico del 1800 emanato per la Lomellina sancisce che il dipartimento dell’Agogna è diviso in 17 distretti, o circondari comunali, Mortara è capoluogo del quinto distretto e Ottobiano ne fa parte (legge 11 brumale anno IX).

Con il decreto del 25 Fiorile 1801 invece, considerando che per l’attivazione delle prefetture, vice-prefetture e relativi corpi amministrativi è stata stabilita una nuova divisione dei dipartimenti e dei distretti, Ottobiano è incluso nel secondo distretto di Vigevano, dipartimento dell’Agogna (legge 25 Fiorile anno IX).

Nella compartimentazione territoriale del 28 aprile 1806 Ottobiano ricade sotto il dominio napoleonico, nel dipartimento dell’Agogna, distretto di Vigevano, cantone terzo di San Nazzaro di Borgondi, come comune di terza classe con popolazione di 1466 abitanti (compartimentazione 1806).

1815 - 1859

Con la compartimentazione del 7 ottobre 1814 Ottobiano è incluso nel mandamento di San Giorgio, nella provincia di Mortara (regio editto 1814, ASCVo).

Per mezzo del regio editto del 10 novembre 1818 “portante una nuova circoscrizione generale delle provincie de’ regi stati di terra-ferma”, Ottobiano viene inserito nel mandamento di San Giorgio, provincia di Lomellina (regio editto 1818, ASC Casei Gerola).

Ottobiano appartiene alla diocesi di Vigevano, divisione di Novara. Dipendente dal Senato di Casale, i suoi uffici di Intendenza, Prefettura e Ipoteca sono quelli di Mortara, quello di Insinuazione è a Sannazzaro, mentre l’ufficio di Posta è a San Giorgio.
Conta una popolazione di 2150 abitanti. (Casalis)
Nella compartimentazione territoriale del 1859, 23 ottobre Ottobiano, appartenente al circondario terzo di Lomellina, mandamento decimo di San Giorgio, ha una popolazione di 2573 abitanti (decreto 1859).

1859 - 1971

In seguito all’unione temporanea delle province lombarde al regno di Sardegna, in base al compartimento territoriale stabilito con la legge 23 ottobre 1859, il comune di Ottobiano con 2.573 abitanti, retto da un consiglio di quindici membri e da una giunta di due membri, fu incluso nel mandamento X di San Giorgio, circondario III di Lomellina. provincia di Pavia.

Alla costituzione nel 1861 del Regno d’Italia, il comune aveva una popolazione residente di 2.670 abitanti (Censimento 1861). In base alla legge sull’ordinamento comunale del 1865 il comune veniva amministrato da un sindaco, da una giunta e da un consiglio.

Nel 1867 il comune risultava incluso nel mandamento di San Giorgio Lomellina, circondario di Lomellina e provincia di Pavia (Circoscrizione amministrativa 1867). Popolazione residente nel comune: abitanti 2.832 (Censimento 1871); abitanti 3.136 (Censimento 1881); abitanti 3.162 (Censimento 1901); abitanti 2.895 (Censimento 1911); abitanti 2.531 (Censimento 1921).

Nel 1924 il comune risultava incluso nel circondario di Lomellina della provincia di Pavia.

In seguito alla riforma dell’ordinamento comunale disposta nel 1926 il comune veniva amministrato da un podestà. Popolazione residente nel comune: abitanti 2.142 (Censimento 1931); abitanti 2.197 (Censimento 1936). In seguito alla riforma dell’ordinamento comunale disposta nel 1946 il comune di Ottobiano veniva amministrato da un sindaco, da una giunta e da un consiglio. Popolazione residente nel comune: abitanti 2.093 (Censimento 1951); abitanti 1.854 (Censimento 1961); abitanti 1.438 (Censimento 1971).

Nel 1971 il comune di Ottobiano aveva una superficie di ettari 2.455.