Pavia e dintorni – Da: Lombardia Beni Culturali

 

Carbonara al Ticino – Stemma

 

COMUNE DI CARBONARA AL TICINO

 

sec. XIV - 1707

Nel Medioevo Carbonara faceva parte del comitato di Lomello (Bergamo 1995).
La località è citata nell’elenco delle terre del contado di Pavia del 1250 come “Carbonaria”, nella contea Lumellina (Soriga 1913).
È del 1383 il manoscritto che riporta: “Ad stratam que est a Carbonarie loco uscque ad Rocham maiorem. (…)” (statua stratarum).
Manfredino Beccaria di “Gruppello”, nel 1397, con testamento, lascia alle sue due figlie Orietta e Agnese la possessione di Carbonara.

Nel 1446 il borgo è, invece, dei fratelli Eustachi di Pavia, per poi passare ad un ramo dei Visconti (1530), quindi a Lonati-Visconti Pietro Antonio nel 1693.
Carbonara è incluso nell’elenco delle terre del principato di Pavia, censite per fini fiscali da Ambrogio Opizzone, come appartenente alla Lomellina (Opizzone 1644).
In seguito è retto marchesato a favore dei Della Chiesa Malaspina dellla città di Bobbio (Casalis).

1707 - 1797

Nella relazione del 1 novembre 1707 dell’intendente generale Fontana, incaricato di censire i comuni della Lomellina dal duca di Savoia, Carbonara conta 415 anime, i feudatari sono i marchesi fratelli Lonati Visconti, abitanti in Milano.
Insieme a Carbonara è citata Villanova de Ardenghi come comune separato (ASTo, Paesi di nuovo acquisto).
Il Comune, nella compartimentazione territoriale sabauda del 1723, citato insieme a Borgo San Siro, fa parte della provincia Lomellina e dipende dalla prefettura di Mortara (regolamento delle provincie 1723).

Nello stabilimento delle province del 3 settenbre 1749 viene confermata l’appartenenza di Carbonara alla provincia Lomellina (stabilimento delle provincie 1749). Dal manifesto senatorio del 17 agosto 1750 si evince che il comune è incluso nel secondo cantone della Lomellina. (manifesto senatorio 1750).
In seguito al nuovo censimento delle province del 15 settenbre 1775 Carbonara è confermata alla Lumellina (editto 15 settembre 1775).

 

1798 - 1814

Il primo decreto napoleonico del 1800 emanato per la Lomellina sancisce che il dipartimento dell’Agogna è diviso in 17 distretti, o circondari comunali, Garlasco è capoluogo del sesto distretto e Carbonara ne fa parte (legge 11 brumale anno IX).

Con il decreto del 25 Fiorile 1801 invece, considerando che per l’attivazione delle prefetture, vice-prefetture e relativi corpi amministrativi è stata stanbilita una nuova divisione dei dipartimenti e dei distretti, Carbonara è incluso nel secondo distretto di Vigevano, dipartimento dell’Agogna (legge 25 Fiorile anno IX).

Nella compartimentazione territoriale del 28 aprile 1806 ricadendo sotto il dominio napoleonico, Carbonara è nel dipartimento dell’Agogna, distretto di Vigevano, nel cantone secondo di Garlasco, come comune di terza classe unita a Limido, Sabbione e Torre de’ Torti, con popolazione di 1307 abitanti (compartimentazione 1806).

1815 - 1859

Con la compartimentazione del 7 ottobre 1814 Carbonara è capo di mandamento della provincia di Mortara (regio editto 1814, ASCVo).

ella compartimentazione del 27 ottobre 1815 Carbonara fa parte del mandamento di Cava, nella provincia di Vigevano (regio editto 1815, ASCVo).
Per mezzo del regio editto del 10 novembre 1818 “portante una nuova circoscrizione generale delle provincie de’ regi stati di terra-ferma”, Carbonara viene inserita nel mandamento di Cava, nella provincia di Lomellina (regio editto 1818, ASC Casei Gerola). Carbonara fa parte della diocesi di Vigevano, divisione di Novara. Dipendente dal Senato Piemontese, ha gli uffici di Intendenza a Mortara, quelli di Prefettura e Ipoteca a Vigevano, quelli di Insinuazione a Garlasco e, infine, quelli di Posta a San Martino Siccomario.
Conta una popolazione di 826 abitanti (Casalis).
Nella compartimentazione territoriale del 23 ottobre 1859, Carbonara appartiene al circondario primo di Pavia, mandamento quinto di Cava, ha una popolazione di 1381 abitanti (decreto 1859).

1859 - 1971

In seguito all’unione temporanea delle province lombarde al regno di Sardegna, in base al compartimento territoriale stabilito con la legge 23 ottobre 1859, il comune di Carbonara al Ticino con 1.381 abitanti, retto da un consiglio di quindici membri e da una giunta di due membri, fu incluso nel mandamento V di Cava, circondario I di Pavia, provincia di Pavia.

Alla costituzione nel 1861 del Regno d’Italia, il comune aveva una popolazione residente di 1.290 abitanti (Censimento 1861). Sino al 1863 il comune mantenne la denominazione di Carbonara e successivamente a tale data assunse la denominazione di Carbonara al Ticino.

In base alla legge sull’ordinamento comunale del 1865 il comune veniva amministrato da un sindaco, da una giunta e da un consiglio. Nel 1867 il comune risultava incluso nel mandamento di Cava Manara, circondario di Pavia e provincia di Pavia (Circoscrizione amministrativa 1867).

Popolazione residente nel comune: abitanti 1.540 (Censimento 1871); abitanti 1.587 (Censimento 1881), abitanti 1.651 (Censimento 1901); abitanti 1.700 (Censimento 1911); abitanti 1.667 (Censimento 1921).

Nel 1924 il comune risultava incluso nel circondario di Pavia della provincia di Pavia. In seguito alla riforma dell’ordinamento comunale disposta nel 1926 il comune veniva amministrato da un podestà. Popolazione residente nel comune:abitanti 1.532 (Censimento 1931); abitanti 1.566 (Censimento 1936). In seguito alla riforma dell’ordinamento comunale disposta nel 1946 il comune di Carbonara al Ticino veniva amministrato da un sindaco, da una giunta e da un consiglio. Popolazione residente nel comune: abitanti 1.548 (Censimento 1951); abitanti 1.525 (Censimento 1961); abitanti 1.331 (Censimento 1971).
Nel 1971 il comune di Carbonara al Ticino aveva una superficie di ettari 1.465.